Il Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) dovrebbe riuscire agevolmente a confermarsi primo partito in Turchia alle prossime elezioni politiche del primo novembre, ma non otterrebbe la maggioranza assoluta in Parlamento, come già accaduto alle consultazioni del 7 giugno.
È quanto indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’istituto di ricerca Metropoll dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affidato al primo ministro Ahmet Davutoglu l’incarico di formare un esecutivo ad interim che guidi il paese fino alle nuove elezioni dopo il fallimento dei negoziati per un governo di coalizione. Stando ai dati diffusi da Metropoll, l’Akp conquisterebbe il 41,7% dei voti, lo 0,8% in più rispetto al 7 giugno, quando per la prima volta dal 2002 ha perso la maggioranza assoluta in Parlamento.
Un risultato non sufficiente per governare da solo. Dietro l’Akp si confermerebbero al secondo e al terzo posto il laico e kemalista Chp e l’ultranazionalista Mhp, rispettivamente con il 25,5% e il 15,7%. In risalita i pro curdi dell’Hdp che passerebbero dal 13,1% di giugno al 14,7%. «Sembra che le elezioni anticipate non generino una differente situazione politica rispetto alle elezioni del 7 giugno», ha commentato il direttore di Metropoll, Ozer Sencar. Il sondaggio è stato condotto dal 14 al 16 agosto su un campione di 2.520 persone.