Siria: le forze governative circondano la zona orientale di Aleppo nelle mani dei gruppi jihadisti


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L’esercito siriano ha circondato, dopo aver chiuso ogni via d’accesso, la parte orientale di Aleppo, seconda città del paese, in mano ai gruppi ribelli e alle milizie jihadiste. I militari fedeli al presidente siriano Bashar al Assad hanno occupato in diversi punti il Castello Road, l’unica via di collegamento rimasta tra la parte est di Aleppo e i villaggi della provincia ancora in mano ai gruppi armati dell’opposizione, tra i quali spicca la forte presenza di sigle islamiste e del Fronte al- Nusra, ramo siriano di al Qaeda.

In questo modo le truppe di Damasco hanno tagliato la linea di rifornimento dei gruppi armati dell’opposizione ad Aleppo, isolando circa 300 mila abitanti che vivono nella periferia orientale della città. I soldati hanno chiesto ai vari gruppi armati di arrendersi e di consentire alla popolazione civile di lasciare le loro case prima dell’assalto finale. Le truppe di Assad sostenute dalle milizie sciite libanesi Hezbollah hanno compiuto progressi occupando diversi punti del villaggio di Layramoun come la zona di al Karjat.

Nel frattempo al-Nusra ha dichiarato di aver ucciso 14 soldati siriani, tra cui un druso, nella zona montagnosa di Qalamun, vicino al confine con il Libano, in risposta al rifiuto da parte dell’esercito di ritirarsi da un villaggio nella campagna di Damasco. Jabhat al-Nusra, con i loro alleati di Ahrar al-Sham,  hanno colpito con razzi la centrale elettrica di Zara, nella periferia sud di Hama, rendendo l’impianto provvisoriamente inutilizzabile. Infine, nella città di Manbji, scaduto l’ultimatum di 48 ore, le forze democratiche sostenute dagli Stati Uniti hanno iniziato il loro ingresso verso il centro della città.

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