Israele espelle Khalida Jarrar, leader del FPLP a Ramallah


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Le forze militari israeliane hanno fatto irruzione nell’abitazione di Khalida Jarrar, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) e membro del consiglio legislativo palestinese, a Ramallah e le hanno consegnato un ordine di espulsione a Gerico per un periodo indeterminato.

I soldati hanno cercato di convincere Jarrar a firmare l’avviso di espulsione ma lei, riferiscono i media locali, si è rifiutata in modo categorico di apporre la firma sull’atto. L’esponente del FPLP, secondo quanto ordinato dalle autorità israeliane, dovrà lasciare Ramallah entro 24 ore, trasferirsi a Gerico e rimanere entro i confini della città. I soldati hanno consegnato a Jarar, che chiederà una consulenza legale, una mappa della zona entro la quale potrà muoversi.

L’esponente palestinese  si definisce una perseguitata da Israele. Nel luglio del 2010 chiese a Tel Aviv il permesso di recarsi ad Amman per sottoporsi a un delicato esame al cervello per l’assenza di macchinari medici in Cisgiordania. Israele negò quel permesso per molti mesi, un atteggiamento che fece indignare l’opinione pubblica internazionale e le organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani.

Jarrar recentemente ha denunciato le posizioni del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, in merito “all’aggressione israeliana” sulla Striscia di Gaza in quanto non in sintonia con il volere del popolo palestinese che chiede “la fine dell’occupazione e non trattative con il nemico che opprime e massacra i civili”.

La leader palestinese ha più volte esortato la popolazione della Cisgiordania a esprimere la propria rabbia, invitando i servizi di sicurezza dell’ANP a fermare “la repressione dei giovani palestinesi che cercano di scontrarsi con l’occupazione”.

 

 

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