Ucraina. Pandora dà le notizie che Il Fatto censura


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(Giulietto Chiesa) – Il Fatto Quotidiano mi dedica un attacco in perfetto stile maccartista, proprio da caccia alle streghe. Non firmato, quindi redazionale.

Mi aspettavo con sincera trepidazione, anzi con viva curiosità,  che un tale attacco nei miei confronti, personale, diretto, insultante, avvenisse sulle pagine di Repubblica, o del Pompiere della sera. Invece mi viene dal Fatto. Singolare, ma non troppo, se si sono lette le sue cronache “ucraine” di questi ultimi mesi, tutte schierate dalla parte degli Stati Uniti, dell’Europa (pardon della Germania, Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania).

Ma ciascuno si sceglie i compagni di strada che ritiene opportuni. E buon viaggio attorno al sole.

È vero, confesso, Pandoratv.it usa le immagini di Russia Today. Abbiamo un accordo formale, scritto, per farlo, gratis.  Sapete perché lo facciamo? Perché abbiamo verificato che RT dava, e da, notizie di gran lunga più complete, e corrispondenti ai fatti, di tutto il mainstream occidentale.  Che, per esempio, non ha mostrato le immagini dei poliziotti di Maidan  bruciati dai pacifici dimostranti nazisti armati di lanciafiamme. Potrei aggiungere che, se ci fosse stata, e ci fosse, un’informazione decente in questo paese, non avrei pensato a pandoratv.it. E se avessi potuto attingere a immagini non censurate dei media occidentali, non avrei fatto ricorso a quelli di RT. Dunque risponderei molto semplicemente così: fornite le notizie, non censuratele. Così potrei fare riferimento a voi. Ma voi le avete ignorate, le notizie. Dunque siete i primi responsabili.

Infatti John Kerry ne ha chiesto, in nome del più limpido pluralismo, l’oscuramento. E, nel caso che qualcuno decida di oscurare anche pandoratv.it, si può star sicuri che lo farà con gli stessi argomenti usati dal maccartista che ha scritto il commento del Fatto. Per altro Kerry vuole oscurare RT, ma gli USA trasmettono in tutto il mondo, in tutte le lingue, la loro propaganda. La Polonia tenta di sovvertire la Bielorussia con radio e tv. E l’elenco sarebbe lungo, a dimostrare che l’Occidente usa due pesi e due misure a tutto campo.

Dire che siamo dei “velinari” di RT è semplicemente un insulto (si ricorre all’insulto quando non si hanno argomenti). Al quale rispondiamo con l’invito a visitare pandoratv.it , per sincerarsene.

Infine l’insulto più qualificante (per chi lo ha scritto). Io sarei un dipendente di Putin, che, sapesse cosa dico, mi “licenzierebbe”. Qui ci sarebbero gli estremi per una querela, ma non voglio aspettare dieci anni per avere ragione. La ragione è già tutta nella mia storia professionale di corrispondente e di scrittore. Non ho bisogno di altro. Mi accontento del dettaglio che il primo che cercò di calunniarmi con l’accusa di essere stato pagato dal KGB – mi riferisco a Bettino Craxi – fu condannato da un tribunale italiano a risarcirmi per diffamazione. E’ ben vero che non pagò niente, essendo passato, nel frattempo, a miglior vita nella veste di latitante. Ed è altrettanto vero che nemmeno i suoi eredi pagarono una lira, in quanto – udite, udite – “rinunciarono all’eredità”. Ma io conservo ben custodita la sentenza del tribunale, e mi basta.

Infine  il mio presunto, presuntissimo, “passo falso”. Avrei detto che coloro che, nel sud est di Ucraina  si difendono contro la Giunta Militare di Kiev, sarebbero dei “russi”. Passo falso? Lapsus?

Chi scrive non sa, evidentemente,  che in Ucraina ci sono all’incirca dieci milioni di russi. Che sono cittadini di Ucraina, ma che sono anche russi. E che non si fidano dei gestori provvisori di Kiev. Purtroppo chi mi accusa manca dell’informazione elementare dei fatti. Come possa informare gli altri, in queste condizioni,  è un mistero.  Semmai potrei essere accusato di avere semplificato la questione. Infatti non sono solo russi, quelli che si difendono contro la Giunta Militare golpista di Kiev. Ci sono anche molti ucraini non russi.

 

 

fonte: http://megachip.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=102318&typeb=0

 

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