Donald Trump: una valutazione


0 Condivisioni

 

di Paul Craig Roberts

Donald Trump, a giudicare dai sondaggi al 21 Dicembre 2015, è il candidato più probabile a diventare il prossimo Presidente degli Stati Uniti. Trump non è popolare tanto per la sua posizione su determinate questioni quanto per il fatto che non è un altro politico di Washington ed è rispettato per non tirarsi indietro e scusarsi quando fa dichiarazioni forti per le quali venga [poi] criticato. Ciò che le persone vedono in Trump è la forza e la leadership. Questo è ciò che è insolito in un candidato politico e questa è la forza a cui stanno rispondendo gli elettori.

Il corrotto Establishment politico americano ha emesso un comando “get Trump” [beccate Trump] al suo supporto presstitute. La troia mediatica George Stephanopoulos, un fedele esecutore di ordini, gli è andato dietro sulla televisione nazionale. Ma Trump ne ha fatto carne tritata: qui il video.

Stephanopoulos ha cercato di beccare Trump perché il leader più amato del mondo, il presidente russo Putin, ha espresso delle cordialità su Trump e Trump ha risposto di conseguenza. Secondo Stephanopoulos, “Putin ha assassinato giornalisti” e Trump dovrebbe vergognarsi di lodare un assassino di giornalisti. Trump ha chiesto a Stephanopoulos le prove [degli omicidi] e Stephanopoulos non ne aveva nessuna. In altre parole, Stephanopoulos ha confermato la dichiarazione di Trump che i politici americani montano storie e si basano sulle presstitute per sostenere dei “fatti” inventati come se fossero veri. Trump ha fatto riferimento ai molti omicidi di Washington.

Stephanopoulos voleva sapere quali giornalisti Washington abbia assassinato. Trump ha risposto con gli omicidi e la dislocazione di milioni di persone che ora sommergono l’Europa come rifugiati delle guerre di Washington. Ma i consulenti di Trump non erano sufficientemente competenti per armarlo con la storia dell’omicidio compiuto da Washington dei reporter di Al Jazeera.

Di seguito il rapporto di Al Jazeera, una testata giornalistica di gran lunga più affidabile rispetto alla stampa e ai media TV statunitensi:

“L’8 aprile del 2003, durante l’invasione a guida statunitense dell’Iraq, il corrispondente di Al Jazeera Tareq Ayoub è rimasto ucciso quando un aereo da guerra statunitense ha bombardato il quartier generale di Al Jazeera a Baghdad. L’invasione e la successiva occupazione durata nove anni dell’Iraq hanno provocato la morte di un numero record di giornalisti. E’ stata indiscutibilmente nella Storia la guerra più letale per i giornalisti. Inquietantemente, in Iraq sono stati uccisi più giornalisti in omicidi mirati che in circostanze legate al combattimento, secondo il Comitato Per La Protezione Dei Giornalisti. La ricerca [del Comitato prova] che “almeno 150 giornalisti e 54 operatori di supporto sono stati uccisi in Iraq dall’invasione guidata dagli Usa nel marzo 2003 fino alla fine dichiarata della guerra nel dicembre 2011.” I media non erano graditi dai militari degli Stati Uniti  – ha affermato ad Al Jaseera Soazig Dollet, che gestisce la redazione per il Medio Oriente ed il Nord Africa di Reporter Senza Frontiere – Questo è davvero evidente“. [Qui]

Un candidato politico con del personale competente avrebbe immediatamente risposto a Stephanopoulos con i fatti degli omicidi  di giornalisti compiuti da Washington e confrontato questi fatti con le accuse puramente propagandistiche contro Putin, prive in realtà di alcun fondamento di sorta. Il problema con Trump sono i temi sui quali il pubblico non lo sta giudicando accuratamente. Non biasimo il pubblico. È rinfrescante avere un miliardario che non può essere comprato esporre l’inconsistenza di tutti i candidati democratici e repubblicani alla Presidenza. Una collezione di zeri totali.
A differenza di Washington, Putin sostiene la sovranità degli Stati. Egli non crede che gli Stati Uniti o un qualsiasi altro Paese abbiano il diritto di rovesciare dei governi e installarvi un fantoccio o un  vassallo.

Recentemente Putin ha detto: “Spero che nessuno sul pianeta Terra sia abbastanza folle da avere il coraggio di usare armi nucleari”. [Qui]

Sfortunatamente per Putin e per Trump, se le notizie devono essere credute, Trump ha detto di recente che avrebbe usato armi nucleari contro ISIS. Si tratta di una dichiarazione squalificante. Non vi è alcun motivo per avere bisogno di armi nucleari per sconfiggere una forza piccola come ISIS. Ancora più importante, poiché gli Stati Uniti sarebbero l’unico Paese ad usare armi nucleari contro la popolazione di un altro Paese, per gli Stati Uniti farlo di nuovo confermerebbe ai governi russo e cinese che il governo americano è folle, inaffidabile e ha bisogno di essere sterminato prima che Russia e Cina siano attaccati. Non è possibile utilizzare le armi nucleari senza conseguenze.

Come ho già detto in una serie di interviste, il problema di Trump è che non ha nessun movimento dietro di lui, nessun consulente di cui fidarsi e lui non capisce i problemi. Trump ha imparato che le dichiarazioni forti sono apprezzati dagli elettori. Pertanto, egli non fa differenza tra dichiarazioni forti intelligenti ed affermazioni folli. Fino a quando le sue dichiarazioni sono forti, Trump pensa che funzionino.

Recentemente ho visto un video di una donna, descritta come un “consigliere di Trump”, che ha ripetuto la dichiarazione del neocon nazista William Kristol: “Qual è l’utilità delle armi nucleari, se non è possibile usarle?”.

Come ha fatto un neocon nazista di William Kristol ad essere nello staff di Trump? Di quali altre prove abbiamo bisogno che se anche fosse eletto Trump, l’Establishment prevarrà nonostante Trump? Trump non può essere un politico dissidente senza un staff di dissidenti. Lui non conosce le persone che compongono uno staff di dissidenti. Trump sa fare accordi e l’Establishment arrangerà una presidenza Trump mediante accordi. Nel minuto in cui Trump entra in carica, sarà stato già catturato.

In Francia, il partito di Marine Le Pen Front National potrebbe portare un cambiamento politico. In Gran Bretagna, il partito di Nigel Farage UK Indipendece Party o il partito laburista di Jeremy Corbyn potrebbero portare un cambiamento politico. Ma negli Stati Uniti non vi è alcuna prospettiva di cambiamento dalle elezioni. Il cambiamento può venire solo da un crollo o da una  rivoluzione sanguinosa. L’Establishment americano non accetterà il cambiamento. E molto probabilmente, l’Establishment americano farebbe assassinare Le Pen, Farage e Corbyn prima di accettare un cambiamento in Francia e nel Regno Unito.

Questi sono i fatti sul terreno. Come Russia e Cina si occupino di loro resta da vedere.

 

Articolo originale:

http://www.paulcraigroberts.org/2015/12/21/donald-trump-an-evaluation-paul-craig-roberts/

Traduzione per Spondasud di Costantino Ceoldo – Pravda

0 Condivisioni