Siria. I ribelli di Homs si arrendono


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I ribelli in Siria hanno annunciato  l’inizio del loro ritiro dalla città vecchia di Homs, nel centro del Paese, dove sono sotto assedio da oltre due anni da parte delle truppe governative. Tre pullman hanno lasciato la città vecchia con 120 persone bordo, alcuni feriti, civili e combattenti”, ha detto all’Afp il capo negoziatore dei ribelli anti-Assad, Abul Harith.

Le autorità siriane hanno confermato la resa dei ribelli asserragliati nella città vecchia di Homs. Citato dall’agenzia ufficiale Sana, il governatore della terza città siriana Talal Barazi che l’operazione è cominciata e che dopo l’evacuazione dei miliziani l’esercito ispezionerà i quartieri alla ricerca di ordigni e mine. 20 ambulanze della Mezzaluna Rossa siriana hanno evacuato i ribelli feriti intrappolati nella città liberata.

Proprio ieri il ministro del Turismo siriano, Bisher Yazigi, a proposito di Homs aveva parlato di una «stagione delle vacanze florida e prospera». Parole che il quotidiano il Corriere della Sera, non senza ironia, ha definito incredibili, forse ignorando che la resa dei ribelli fosse imminente. L’esponente del governo ha detto: idonee ad attrarre molti visitatori da fuori.

Sul fronte politico intanto arriva la presa di posizione del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. In un’intervista alla Stampa, ha detto che le elezioni in Siria, in cui il presidente in carica Bashar al Assad si candiderà per ottenere un nuovo mandato, “sono incompatibili con la lettera e lo spirito del Comunicato di Ginevra”, che chiedeva prima di tutto la formazione di un nuovo esecutivo ad interim che abbia pieni poteri.

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