Sud Libano. Così i militari italiani lavorano al fianco della popolazione


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(Talal Khrais – Naqura- Sud Libano ) – Dal 2006 a oggi i militari italiani della missione UNIFIL in Libano operano al fianco della popolazione con la volontà di fare ritornare il sorriso ai bambini. Non hanno avuto la fortuna delle cascate di diamanti, del denaro pubblico offerto alle Organizzazione Non Governative, ma il risultato ottenuto vale molto per un popolo martoriato che ha conosciuto l’orrore e i lutti.

I gesti di solidarietà sono tantissimi. A settembre, i caschi blu italiani hanno distribuito presso  gli istituti scolastici della provincia di Tiro, area nel Sud del Libano ove opera il contingente composto in prevalenza da personale della Brigata Ariete, il materiale scolastico raccolto dal Gruppo Alpini di Giussano, in collaborazione con la sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri,e destinato ad iniziative di solidarietà in favore della popolazione locale. Si tratta di 12.000 quaderni, 5.000 penne a sfera, 2160 matite e 1728 temperini che le due Associazioni avevano fatto arrivare presso la sede della Joint Task Force Lebanon, per i bambini libanesi in previsione dell’inizio del nuovo anno scolastico.

La Cellula CIMIC del contingente italiano, comandata dal Tenente Colonnello Venanzio Abbatinali, d’intesa con i responsabili degli istituti scolastici dell’area, ha coordinato la consegna dei materiali didattici, avvenuta grazie al supporto dei caschi blu di ITALBATT, unità di manovra del contingente italiano su base reggimento “Lancieri di Novara”.

L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti più importanti svolti dai militari italiani di UNIFIL, cui molte associazioni fanno riferimento per la realizzazione di progetti solidali o, come in questo caso, per la distribuzione di materiale raccolto in Italia e destinato ad iniziative benefiche.

Il 27 settembre a Shama i caschi blu italiani hanno costruito, con la comunità di Debel, l’edificio che ospiterà la sede municipale del villaggio. Alla cerimonia d’inaugurazione, svoltasi in presenza di numerosi cittadini, sono intervenuti il Comandante del Sector West di UNIFIL, Generale Fabio Polli, e i rappresentanti delle autorità politiche e religiose locali, tra cui l’Arcivescovo maronita di Tiro, Chucrallah NABIL EL HAGE, originario di Debel.

Il progetto è il risultato di uno sforzo congiunto condotto dalla comunità locale, che ha provveduto, in un primo tempo, a realizzare le fondamenta e la struttura portante dell’edificio, e dal contingente italiano che, attraverso la componente CIMIC, ha successivamente realizzato le opere di completamento, ossia i tamponamenti esterni, le pavimentazioni, gli impianti e i serramenti.

Il Sindaco di Debel, Akel Nadaf, nel corso della cerimonia ha ringraziato il Generale Polli per l’attenzione e il sostegno del contingente italiano in favore della popolazione del villaggio, ricordando anche le opere realizzate in passato dai peacekeepers. Il Generale Polli, a sua volta, ha sottolineato il valore simbolico della costruzione inaugurata, frutto del comune impegno di municipalità e caschi blu italiani.

L’assistenza alla popolazione e il supporto alle istituzioni locali sono tra i compiti principali assegnati ad UNIFIL dalla Risoluzione n.1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi, compiti svolti dai militari della Brigata ARIETE.

Molti libanesi, grazie ai militari italiani, hanno imparato la lingua italiana. Pochi giorni fa, presso la base Millevoi di Shama, sede della Joint Task Force Lebanon, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza del corso di lingua e cultura italiana in favore di Ufficiali delle Forze Armate Libanesi dal contingente italiano, attualmente su base Brigata “Pinerolo”, in collaborazione con la Società “Dante Alighieri” di Tripoli.

L’attività, rivolta ai militari libanesi operanti nel settore a responsabilità italiana, ha avuto lo scopo di far acquisire ai frequentatori due livelli di conoscenza della lingua, principiante (A1) e intermedio (B1), secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue (QCER).

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